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Pedalare in Austria è come entrare in un grande teatro naturale dove ogni dettaglio è pensato per accogliere chi viaggia lento. La Ciclovia Alpe Adria nasce qui, a Salisburgo, città che unisce la solennità barocca alle melodie di Mozart.

L’inizio lungo il Salzach

Il primo tratto si snoda lungo il fiume Salzach. È una partenza morbida, pianeggiante, che permette al cicloturista di prendere confidenza con la strada e con il ritmo della pedalata. La segnaletica è impeccabile: cartelli chiari, mappe lungo il percorso, servizi per chi si sposta in bicicletta. Non è un dettaglio: la qualità delle infrastrutture ciclabili austriache è tra le migliori d’Europa.

Vecchie ferrovie, nuove emozioni

Uno dei momenti più emozionanti arriva quando si pedala su tratte ferroviarie dismesse, oggi trasformate in piste ciclabili. Gallerie illuminate, ponti sospesi e lunghi rettilinei immersi nel verde regalano la sensazione di pedalare dentro la storia. Non più convogli di treni, ma ciclisti di ogni età, famiglie con bambini e viaggiatori solitari che condividono la stessa direzione.

Tra villaggi alpini e ospitalità genuina

Il percorso attraversa villaggi come Bad Gastein, famosa per le sue terme e la cascata che spacca il paese in due. Qui la bicicletta si ferma spesso: non solo per riposare le gambe, ma per scoprire la cucina locale fatta di zuppe robuste, pane nero e birra artigianale. L’ospitalità austriaca è semplice e diretta: chi pedala trova facilmente pensioni a conduzione familiare, agriturismi e strutture bike-friendly.

La sfida dei valichi

Il punto più impegnativo del tratto austriaco è il valico di Böckstein, che si supera caricando bici e ciclisti su un treno-navetta. Non è una scorciatoia, ma una parte integrante dell’esperienza: un passaggio che unisce l’avventura montana al comfort della logistica.

Pedalando verso sud, l’aria si fa più mite, i paesaggi meno aspri. La frontiera è vicina: l’Italia attende con un volto nuovo, fatto di pietre medievali, vigneti e una luce diversa.

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